Ventennale Associazione


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“Dona con amore” celebra i venti anni di attività
Guidato dall’infaticabile Paolo Granero

«Nonostante le difficoltà, andiamo avanti in questo cammino di solidarietà»

Luigi Benedetto

L’associazione “Dona con amore” compie vent’anni. E mai avrebbe pensato di arrivare a celebrare il proprio compleanno in questo modo, con queste disposizioni che impediscono di spostarsi, di trascorrere questo momento assieme alle persone che, lontane, sono comunque state vicine, di poter ricambiare con un abbraccio quanto è stato fatto. E forse neppure avrebbe pensato, con impegno, fatica e sudore, di riuscire a realizzare così tanto: 1.500 bambini accolti nei due villaggi realizzati nella foresta di Notse e nella periferia di Lomè, capitale del Togo. Dove prima c’era solo una fitta vegetazione adesso ci sono scuole, un dispensario medico, dormitori, mense. Dove prima non c’era un futuro per questi bambini, o comunque c’era un futuro molto incerto, adesso ci sono speranze.


«Per questo anniversario, così importante per noi, sono state celebrate due funzioni solenni, una in Italia e una in Togo – commenta Paolo Granero, presidente e fondatore del sodalizio – Per ringraziare la provvidenza per gli impensabili risultati raggiunti, per ricordare i volontari defunti, per ringraziare tutti i genitori adottivi e tutti i benefattori. In questo momento Padre Filippo avrebbe voluto essere qui, con noi, ma la situazione attuale non lo ha permesso: ha comunque mandato una lettera, che ho letto con non poca commozione al termine della messa. Grazie a lui, e grazie anche a don Valerio per le belle parole spese durante la funzione. Nonostante tutte le difficoltà di questo momento noi andiamo avanti nel nostro cammino solidale, consapevoli che l’impegno è grande, ma l’emozione di incrociare gli occhi dei bambini che sorridono perché sanno di avere una speranza di vita è ancora più grande».

Per ringraziare l’associazione, Padre Filippo ha preso in prestito le parole di San Giovanni, per dire che: ««Se l’inchiostro della mia penna potesse annotare tutto ciò che avete fatto, il mondo intero non basterebbe a contenere i libri necessari a descriverlo». E allora l’augurio è che ci siano ancora tante pagine di quei libri da scrivere, e che l’inchiostro possa non finire mai.

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